Secondo il D.Lgs 81/08 per "Atmosfera esplosiva si intende " una miscela con l'aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la combustione si propaga nell’insieme della miscela incombusta: tale rischio è regolamentato, a livello europeo, da due direttive comunemente denominate ATEX (ATmosphères EXplosibles).
Per quanto riguarda l'industria chimica o energetica il rischio legato sia alla tipologia di produzione sia per i prodotti in uso (gas, vapori, nebbie o polveri) è da tempo valutato e strutturato, tuttavia il rischio esplosione può essere abbianto anche a parecchi altri materiali, alcuni addirittura di uso domestico; polveri di matallo, di rifiuti, farine, segature, zucchero in condizioni sfavorevoli, in presenza di un innesco possono dare origine ad esplosioni molto spesso violente.
Proprio per tale motivo, i lavoratori devono essere adeguatemente formati riguardo quelli che possono essere le aree di rischio ( impianti elettrici, macchine, aree di stoccaggio) e sopratutto quali potrebbero essere le fonti di innesco e le procedure da mettere in atto per evitare l'esplosione.